Si è tenuto ieri presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Roma, l'incontro "Amministratori per il No", Giornata di studio e di approfondimento sulla Riforma costituzionale, organizzata dal Movimento IDEA, Identità e Azione. Numerosi ed illustri i relatori intervenuti in una sala gremita: il Prof. Mario Esposito, docente di Diritto Costituzionale ("L'equilibrio dei poteri"), il Prof. Luca Antonini, docente di Diritto Costituzionale ("Il titolo V della Costituzione"), il Prof. Antonio Malaschini, già segretario generale del Senato e sottosegretario ai rapporti con il Parlamento del Governo Monti ("Il bicameralismo"), il Prof. Gaetano Quagliariello, docente di Storia comparata dei sistemi politici europei ("La revisione costituzionale: questioni di metodo").
(Senatore Quagliariello e Prof. Malaschini)
(Avvocato Lara Pierlorenzi e Prof. Luca Antonini)
(Consigliere comunale Laura Balestra, Senatore Gaetano Quagliariello, Consigliere comunale Emidio Pierlorenzi)
A conclusione della relazione del Prof. Quagliariello, nello spazio riservato alle domande, è intervenuta Laura Balestra, Consigliere comunale di Ascoli Piceno, iscritta al Movimento IDEA. Si riporta il testo integrale dell'intervento:
"Buonasera, Laura
Balestra, Consigliere comunale di Ascoli Piceno. La mia vuole essere una
riflessione di sintesi derivante dalla risultanza dei lavori di oggi unitamente
ad alcune considerazioni sullo spirito del Movimento Idea. Ho avuto modo di apprezzare gli interventi del Prof.
Quagliariello e degli altri relatori, che si sono susseguiti nella mattinata di
oggi. Sostanzialmente abbiamo parlato di “questioni di metodo” in relazione
alla Riforma Costituzionale e mai termine fu più centrato di questo: “Metodo”,
che è parola greca, antica, ma per questo quanto mai attuale. Il methodos per i Greci rappresentava la
via lungo il cui percorso si vanno strutturando le idee e le riflessioni che
hanno lo scopo di condurre poi alla meta. Ora, una delle mete prefissate dalla
Riforma Costituzionale presentata dal Governo Renzi è la presunta
semplificazione e dico presunta, perché in realtà più che di semplificazione si
può parlare di un vero e proprio problema di complicatio rerum, una
complicazione delle cose in termini di legislazione e di iter dei procedimenti
legislativi, che è allo stesso tempo figlia e madre, conseguenza e causa di un
gravoso processo in atto di disfacimento e disgregazione della società. Non a
caso le voglio citare un pensiero di chi prima di lei, Professore, attese in
qualità di senatore alla gestione del potere politico a Roma, quando l’Urbe
rappresentava il centro del potere antico dell’Impero, il senatore Publio
Cornelio Tacito, il quale scrisse negli Annales
«corruptissima republica, plurimae leges»
e cioè “innumerevoli fioriscono le leggi, laddove lo Stato è oltremodo
corrotto”, lamentando come il moltiplicarsi aggrovigliato delle leggi
ingenerasse un processo di corruptio lato
sensu, intesa come disgregazione dello Stato. A tal proposito, stamattina ho
avuto modo di leggere con interesse e piacere questo agevole vademecum che ci è
stato consegnato all’ingresso, recante per titolo “Il lievito e il sale. L’alleanza tra civismo e politica per
riscoprire la comunità degli uomini”. In esso si richiama ai valori antichi ed
evangelici come metodo per arginare la deriva critica della nostra società e si
cita proprio nell’incipit e nella conclusione, come in una sorta di
Ringkomposition, la parola “disgregazione”, ravvisando però nella chiusa del
testo una soluzione e cito: «[…] tra politica e civismo serve una sinergia
virtuosa. Per porre le premesse di una società nuova che recuperi quei valori
antichi che non tramontano, antidoto e diga contro le disgregazioni del nostro
tempo».
Ecco, Senatore, vorrei
una sua riflessione su questo tema".